Arkéa-Samsic, David Dekker vuole testarsi nelle classiche: “Per aiutare la squadra e fare esperienza per il futuro”
Nuova maglia e nuovi obiettivi per David Dekker. Il classe 1998, infatti, durante l’inverno è passato dalla Jumbo – Visma alla Arkéa – Samsic, formazione dove spera di poter ultimare il suo percorso di crescita e per farlo ha deciso di lanciarsi in terreni per il momento quasi del tutto inesplorati. Il neerlandese nelle passate stagioni ha messo in mostra un discreto spunto veloce, senza però riuscire mai ad ottenere successi tra i professionisti, nonostante qualche buon piazzamento, ma adesso ha deciso di andare alla scoperta delle classiche del Nord, gare a cui pensa in futuro di poter ambire.
“Nella prima parte della stagione il focus sarà soprattutto sugli sprint – ha dichiarato il figlio d’arte a Wielerflits – L’ho fatto al Tour of Oman, anche se c’è stata una sola occasione. Dopo punterò alle volate della Parigi – Nizza e poi alle classiche del Nord. Queste primavera ne correrò molte, dalla Dwars door Vlaanderen al Giro delle Fiandre e alla Parigi – Roubaix. Non necessariamente per vincere, ma per aiutare la squadra e fare esperienza per il futuro, perché è qualcosa su cui voglio investire a lungo tempo”.
Ancora incerto, invece, il suo programma per quanto riguarda i Grandi Giri: “Spero anche di correre un Grande Giro quest’anno e di unirmi ai velocisti della squadra. Con anche Nacer Bouhanni nel team sarà difficile correre il Tour de France, quindi ci sono possibilità più concrete per il Giro d’Italia e la Vuelta a España. In Spagna sulla carta ci sono quattro possibili volate, sulla carta due… preferirei andare al Giro“.
In questa squadra il nativo di Turnhout avrà, quindi, maggior spazi che nel precedente team: “Alla Jumbo – Visma ero abituato al fatto che ci fosse sempre qualcuno che riceveva maggiori attenzioni; spesso un leader. Solamente se la situazione lo permetteva allora anche Dekker poteva cercare di sfruttare le sue possibilità. Questo è uno dei motivi per cui ho deciso di lasciare“.
Il venticinquenne è quindi pronto a ripartire dopo una stagione in cui il Covid ed altri infortuni lo hanno pesantemente rallentato, rendendo tutto molto più complicato: “Mentalmente è stato molto difficile. Io stesso ho reso la situazione molto complicata. Ero frustato pensando alle occasioni perse […] Ci sono stati due mental coach che mi hanno aiutato tantissimo. Ho avuto molto supporto anche dalla mia ragazza”.
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